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sabato 22 dicembre 2018

Avviso importante di fine/inizio anno

Ci eravamo appena salutati e dati appuntamento per la ripresa dell'attività subito dopo la Befana (7 gennaio) quando mi arriva la seguente comunicazione dal Comune di Stresa:

Prot. 0020573 del 19/12/2018Oggetto: PALESTRA SCUOLE ELEMENTARI - SOSPENSIONE ATTIVITA' DAL 2 AL 12 GENNAIO 2019
Con la presente si comunica che dal 2 al 12 gennaio 2019 verranno svolti presso la palestra delle Scuole Elementari i lavori di riparazione dell'impianto di riscaldamento.
Pertanto, nel suddetto periodo, i locali non saranno fruibili dalle associazioni sportive.


Questo significa che le vacanze di Natale saranno più lunghe del previsto (una settimana di stop in più), e che ci ritroveremo in palestra lunedì 14 gennaio.
La notizia buona è che il riscaldamento funzionerà a pieno regime, soprattutto a beneficio dei genitori che assistono immobili sulle sedie.

A questo punto però devo anticipare ora che domenica 13 gennaio 2019 ci sarà il primo allenamento regionale per le cinture marroni e nere, e probabilmente l'allenamento CASK per i ragazzi dai 12 anni in su che vogliono prepararsi per le gare della stagione. Dovremo organizzarci telefonicamente e tramite questo sito. Dal momento che ce l'avremo dietro casa (ad Arona) direi che dobbiamo partecipare numerosi, anzi numerosissimi!
Vi rimando alla pagina CALENDARIO, finalmente aggiornata con gli appuntamenti da qui a giugno. Ancora buone feste!!!

Celebrazioni

Per ricordare il bilancio del 2018 e le belle cose che abbiamo fatto, chiudiamo con la consegna degli agognati diplomi di cintura nera, finalmente consegnati ai quasi-neopromossi. Eccoli qua: Giacomo, Omar, Jack, Gianfranco, Sergio; mancano Simona, Jacopo e Alessandro, che non ci hanno dato la liberatoria! 😄 Rimedieremo appena possibile.






E infine la mega-torta di compleanno per la maggiore età di Jacopo e Gianfranco: glie la dovevamo, perché ancora non c'era stata l'occasione di trovarsi tutti insieme, ma gli auguri non scadono. E soprattutto non era scaduta la torta, fresca di giornata.


Piuttosto che scaricare dal web qualche pur bellissima immagine, preferisco usare queste nostre foto per augurare ancora a tutti i KenSho Boys un

Buon Natale
e
Felice 2019!


Ci vediamo a gennaio - leggete la prossima notizia!

martedì 18 dicembre 2018

Bella festa, buon Natale!









 
Primissime immagini (e spero ne arrivino altre per rendere giustizia alla serata); le uso per ringraziare tutti quanti per la partecipazione, e per l'impegno che avete dedicato a preparare e ad animare la nostra piccola festa insieme.
Siamo stati veramente tanti, praticamente al completo: due bimbi non sono riusciti ad essere con noi, ma gli altri quaranta e passa c'erano tutti! Poi c'erano i compagni più grandi, a fare da coach, da giudici di gara, da giuria segnapunti; i master e i genitori dello staff a gestire la mimi-riffa con maxi-premi, a organizzare il buffet, a fare e dare di tutto; c'erano i nostri amici di Mergozzo, con i Maestri Daniele e Dario: bella bella serata. Le foto mostrano il gruppone, l'atmosfera, momenti delle prove, flash dal nostro staff, dalle nostre torte.
La gara è stata accesissima, ma  è filata via liscia, anche se in mezzo a una confusione indescrivibile! Per questa volta va bene così: a questa età la passione per lo sport si costruisce facendo della palestra un posto dove è divertente stare. Impegno e fatica verranno poi.
Anzi, prima vengono le vacanze di Natale; e prima ancora le ultime due lezioni di mercoledì e giovedì (dopodiché pausa fino al 7 gennaio).

domenica 16 dicembre 2018

Non ci si può distrarre un attimo...

...e ti ritrovi che il tempo vola!!!
Solo trent'anni fa, il "nostro" Sergio compiva esattamente trent'anni; ora, trent'anni dopo, compie di nuovo trent'anni ma due volte in un colpo solo. Stranezze della matematica!
Al poliedrico, infaticabile, immarcescibile Sergio, a nome mio e del Ken Sho tutto:

A
 
   U
   
      G
      
         U
          
            R
             
                I
                
                    !
      
                        !
    
                             !

domenica 9 dicembre 2018

Ken Sho Christmas MiniCup 2018


Siamo in dirittura d'arrivo per la festa di dicembre, con il nostro insostituibile staff genitori lanciatissimo nell'organizzazione. Il programma è il seguente:

LUNEDÌ 17 DICEMBRE in palestra, a partire dalle ore 18

Nel dettaglio, ci si ritrova alle 17,30 con lo staff (ovviamente solo con chi ce la fa senza problemi per quell'ora); alle 17,45 con tutti gli altri.
Alle 18 inizierà la minigara a squadre, rivolta a tutti gli iscritti da cintura bianca in su, tra i 5 e gli 11 anni.

La gara sarà un'occasione per avvicinare i più piccoli alle competizioni sportive, ma con i giusti modi, promuovendo la serenità e il piacere di competere.
Le quattro squadre miste si affronteranno in un girone all'italiana nel corso di tre prove disputate su due tatami:
- prova generale di agilità in percorso a tempo;
- prova tecnica (e kata, per chi lo conosce);
- gran combattimento finale (si fa per dire: prova di lotta, o combattimento con i fazzoletti, o altra prova "a sorpresa").

Tra le 19,30 e le 20 fine gara e piccolo grande rinfresco augural-natalizio.
I ragazzi più grandi (in tuta sociale, per chi ce l'ha) ci saranno di grande aiuto per dirigere e accompagnare i compagni più piccoli, mentre i master sono i benvenuti ai tavoli segnapunti. Al buffet ci sarà la consueta task-force dei nostri volontari.
In settimana mettiamo a punto gli ultimi dettagli. A presto!

mercoledì 5 dicembre 2018

Christmas fotocommento parte 2

Mi è arrivata ancora qualche immagine di domenica; se ne arriveranno ancora le aggiungerò volentieri.
Una bella istantanea della fase di riscaldamento con berretti natalizi. Fosse stato per me, li avrei anche fatti gareggiare col cappello, ma con gli attuali regolamenti non è previsto, pazienza.


Due immagini ancora più belle con le nostre ragazze / i nostri ragazzi bardate/i da kumite. Queste le seleziono direttamente per il prossimo calendario Ken Sho, quando lo faremo.


E parliamo del torneo di combattimento (kumite), dove come al solito non sono mancate le soddisfazioni. Qui sotto abbiamo il sorriso di Arianna sul podio; su cui sono saliti anche Alessio (terzo) tra le cinture bianche, e la squadra formata da Chicco, Francesco, Giovanni e ancora Giovanni (sempre terzi). Il piccolo Pietro, Maria e Omar non ce l'hanno fatta, ma si sono comportati benissimo; si sa che la gara a eliminazione diretta non lascia scampo se si trova subito l'avversario forte, o se non si riesce a "entrare in partita" immediatamente. Fa parte del gioco, ed è assolutamente normale che a volte si vinca, a volte si perda.

Ci sono altre cose che invece non dovrebbero far parte del gioco, e a questo proposito voglio essere il più chiaro possibile, se ci riesco.
I nostri ragazzi partecipano alle gare impegnandosi al loro massimo ma sempre con animo sereno come si vede dalle foto; e dev'essere sempre così: tensioni e delusioni ci stanno ma si devono smaltire in breve tempo. Altrimenti il mio consiglio è quello di non gareggiare.
Abituati così, tutti voi siete scesi a Casale per partecipare a una bella festa sportiva e natalizia, ma in molti avete avuto l'impressione di essere finiti nella fossa dei leoni, tanta era la carica agonistica e l'aggressività riversata nei combattimenti, anche da ragazzini ancora giovanissimi.
Sono perfettamente d'accordo, è stata la stessa sensazione mia.

A essere onesti, bisogna comunque dire che non si sono mai visti comportamenti antisportivi o contestazioni con modi scorretti: anzi, è stato bello vedere che al termine delle ostilità i contendenti si abbracciavano al centro del quadrato.
E nemmeno ci sono stati incidenti di rilievo: qualche contatto e qualche spavento senza conseguenze, a cui bisogna abituarsi come in tutti gli sport. Nel nostro, i regolamenti e le protezioni tutelano molto e soprattutto i più piccoli.
Infine, è assolutamente normale e fisiologico che i bambini mettano esuberanza e agonismo quando competono: lo fanno anche quando lottano o si rubano la palla in palestra da noi, prima della lezione.

Quello che non andava era altro: cioè, nella foga e nell'agonismo qui secondo me si perdeva la serenità e la gioia di confrontarsi, ma emergevano solo stress e agitazione.
Secondo me non era colpa dei piccoli: avete notato che l'atteggiamento era più o meno esasperato a seconda della scuola di appartenenza?
Allora mi è venuta in mente la bellissima citazione di uno stimato allenatore di nuoto, ma che vale per ogni sport. Bisogna leggerla con calma, ma se si supera l'ostacolo della lingua (quella italiana, a cui siamo sempre meno abituati) ci dice molte verità, e descrive benissimo quello che abbiamo visto:

Molte poche volte, da parte del tecnico, ma anche della famiglia, si vive empaticamente la realtà interna del giovane atleta, domandandosi:
a lui cosa farebbe piacere?; questo è realmente per il suo bene?
Una sindrome ricorrente del tecnico (del tutto simile al genitore che recita:
non importa che diventi un campione, basta che sia contento e che faccia un’attività sana”)
è quella più pericolosa, per cui 
dopo recite comiziali sull’assoluta serenità che deve accompagnare i risultati di percorso (peraltro inconsistenti a livello assoluto),
dopo dichiarazioni di saggezza e stile comportamentale,
lo si vede proteso oltre la transenna, con le vene ingrossate, che incita l’atleta urlando,
dimostrando tripudio in caso di “buon” risultato e rabbia in caso contrario.
Abbiamo assistito a casi in cui proprio personaggi che pontificavano sull’equilibrio, sul controllo e sull’esempio nella formazione giovanile,
assumevano posture e atteggiamenti inspiegabili e dissonanti con la dottrina professata.

Roberto Del Bianco

Non vorrei mai diventare un maestro di questo tipo, e non vorrei scambiare un quintale di medaglie con un solo sorriso dei ragazzi.
Questa "sindrome da risultato precoce" non è solo scorretta dal punto di vista educativo, ma è proprio dannosa dal punto di vista tecnico.
I bambini hanno un solo compito/obiettivo: CRESCERE. Per imparare bene le cose ci vuole calma e serenità.
Metterli sotto pressione prima che abbiano imparato bene ciò che devono fare, è come buttarli giù per la pista nera prima che abbiano imparato a stare sugli sci: anche se per pura fortuna non si faranno male, quasi certamente non arriveranno in fondo.

Perciò non importa se con i bambini vinciamo molto o vinciamo poco; non importa se siamo pochi o se siamo tanti.
Importa offrire a ogni bambino un'esperienza che "gli faccia piacere e che sia per il suo bene".
Importa presentarsi tra di noi e davanti agli altri con l'atteggiamento giusto, vincere la gara anche e soprattutto negli spogliatoi e sugli spalti.
Finora ci siamo sempre riusciti (con qualche piccola eccezione, ma i passi falsi vanno accettati e superati anche in questi casi). Spero di continuare così e anzi di migliorare ancora.

So che non è facile, in parte per come sono organizzate le gare stesse. Parlando sinceramente ma sottovoce, se le competizioni dei bambini sono fatte a fotocopia di quelle degli adulti, il risultato è quello che abbiamo visto; ci vieni trascinato proprio.
Questo però è un discorso più grande e per ora - ahimé - si può fare poco. Possiamo lavorare però nel nostro piccolo. A cominciare dalla nostra gara sociale natalizia, di cui avrete prestissimo tutte le informazioni.

A presto, e grazie per la pazienza se siete arrivati a leggere fino qui!

martedì 4 dicembre 2018

Christmas fotocronaca parte 1

Vado con il racconto illustrato della manifestazione di domenica.
Si sono presentati ben 560 iscritti da 35 società di 3 regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia), numeri davvero notevoli. Questo ha fatto sì che i tempi siano stati più lunghi di quanto si pensava, e devo lodare la pazienza dei nostri - anche se la stanchezza verso la fine della giornata è affiorata.
Il tasso tecnico e soprattutto agonistico della gara è stato alto in proporzione, ma di questo parlo poi.

Ecco ora le immagini della mattinata, partendo dalla squadra schierata. Da sinistra a destra: Alessio, Giovanni & Giovanni, Cristian, Pietro, Francesco, l'albero di Natale, Omar, Federico, Maria, Arianna; svetta dietro di loro Gianfranco, il coach ufficiale di oggi in sostituzione del sottoscritto (che dovendo arbitrare non ha nemmeno fatto in tempo a entrare nella foto).

Il saluto e la folla oceanica degli iscritti. Categorie così numerose ne ho viste ben poche volte: molte di loro passavano i trenta concorrenti, e chi è arrivato in fondo merita tantissimi complimenti, di qualunque palestra sia.

Qui vediamo i nostri atleti in fase di riscaldamento, concentrazione e training autogeno, come solo loro sanno fare. Stanno per partire le danze... 

Pietro è come sempre un concentrato di determinazione, lo è stato nel kata e ancor più nel kumite. Ora deve "mettersi in quadro" dal punto di vista tecnico e della postura, e diventerà davvero bravo.

Giovanni, il primo dei due, è alla sua prima prova nel kata ed è ancora un po' acerbo, ma ha concluso bene la usa prova senza emozionarsi. Per ora va benissimo così.

Francesco mi è piaciuto, lo trovo parecchio migliorato e si vede che ci tiene; anzi si sente - considerato quanto parla! Ma va benissimo, e in futuro andrà ancora meglio.

Alessio ha fatto il colpaccio tra le cinture bianche riuscendo a salire sul podio. Lo vediamo sulla destra, forse intimorito dalla mascotte. Senz'altro è portato per le gare, deve imparare a concentrarsi anche in allenamento e il gioco è fatto: bravo!

Giovanni senior (come cintura) forse qui era leggermente contratto, ma c'è da dire che era in un girone di ferro, e solo per qualificarsi bisognava già essere molto forti. Lui ha la calma e la testa per diventarlo.

Chicco - il karateka col ciuffo - forte lo è già ora, e lo ha dimostrato vincendo la sua ennesima gara su trenta e passa avversari. Oggi ha dovuto sudarsela di più, perché i clienti difficili aumentano man mano che si va avanti: sono molto contento di questo, perché sarà uno stimolo a migliorare e crescere ancora.

Cristian ha fatto la sua parte senza nulla sbagliare, ma è incappato in un'altra categoria interminabile, per di più con un livello che comincia a fare paura - e siamo solo tra le cinture verdi-blu di 10-11 anni... Ma con l'impegno che ha dimostrato finora, crescerà anche lui, e al momento giusto verrà fuori.

Tra le più grandi, Arianna si è scatenata salendo sul secondo gradino del podio sia nel kata che nel kumite, e oggi non era facile come gli anni passati. La ragazza non avrà il tempo, ma almeno ha i numeri!

Maria ha iniziato l'anno alla grande: sta crescendo parecchio, e non solo in altezza. In soli due mesi di presenza costante in palestra e impegno continuo, è migliorata di molto anche lei. Oggi è mancata la qualificazione, ma non la bella prova, per cui più che complimenti non le posso fare: ho molta fiducia nelle sue possibilità, forse più di quanto ne abbia lei stessa (ma essendo il maestro, ci vedo più lungo!).

Omar - quest'anno cintura nera, quasi cadetto, insomma ormai un karateka e un atleta vero e proprio - è l'agonismo fatto persona. Solo che l'agonismo bisogna saperlo gestire, altrimenti fa brutti scherzi. Oggi nel kata glie ne ha fatti, compromettendo una prova che per il resto è stata notevole.
Il primo precetto del Bushido - la Via del Guerriero giapponese, che ha ispirato la filosofia del Karate - diceva che il samurai deve andare in battaglia totalmente incurante degli avversari e della morte; altrimenti è destinato senz'altro a soccombere.
Allo stesso modo, il karateka deve entrare in gara senza preoccuparsi del risultato, degli arbitri e di qualsiasi altra cosa che non sia la sua prestazione. Solo così può crescere e tirare fuori il meglio. Da tenere a mente per la prossima tappa del cammino, che sarà senz'altro lungo e positivo.

Visto che oggi ho pontificato fin troppo, chiudo con le belle immagini della dimostrazione di kata a squadre applicato, fatta dagli atleti nazionali Fesik, quelli veri. Esibizione spettacolare, che come vedete ha calamitato l'attenzione e l'ammirazione di tutto il palazzetto. Il video, ci voleva. Oppure, la prossima volta venite tutti, così la vedrete dal vivo!


Al prossimo giro, qualche immagine del kumite!

lunedì 3 dicembre 2018

Christmas Cup a caldo


Non tutte le gare sono uguali. La Christmas Cup di quest'anno è stata più impegnativa del previsto: per la sua durata, per il numero di concorrenti, per il livello, per la sua carica agonistica; tutto da record, per quel che mi ricordo.
Però il nostro gruppo non si è smentito nemmeno questa volta.
Anche se ridotti di numero; anche se quasi tutti hanno esordito in categorie superiori, dove hanno trovato avversari molto bravi - e in qualche caso anche molto cattivi! - i nostri si sono comportati davvero bene.
Preferisco aspettare le immagini per parlare dei singoli risultati; ma come al solito anticipo i complimenti ai ragazzi. Qualcuno è stato una bella sorpresa; qualcun altro forse si aspettava di più dalla sua gara; qualcun altro ancora è rimasto spiazzato dal clima a volte troppo infuocato, diverso da quello che ci si aspetterebbe in un torneo natalizio.
Capita anche questo, ma l'importante è non farsene condizionare. E ricordarsi che la differenza tra chi ce la fa e tutti gli altri sta nel come si sanno superare i momenti di difficoltà.
Ad esempio: qui a sinistra, nella sola foto che ho al momento, vediamo i nostri miniatleti 9-11 anni sul podio del kumite a squadre, dopo dieci ore nel palazzetto, una maratona! Sono sul terzo gradino del podio, hanno disputato un solo incontro e lo hanno perso. Però erano contentissimi, perché erano alla loro prima prova di questo tipo, si sono trovati in una categoria che combatteva letteralmente con il coltello tra i denti, hanno buttato in campo tutto quello che sapevano fare, si sono difesi con onore, hanno fatto bella figura, hanno testato le proprie abilità, hanno vinto il timore di perdere e/o di farsi male, hanno fatto un'esperienza che li farà crescere, e sono usciti con la voglia di riprovarci.
Questo era esattamente ciò che dovevano fare, e ciò che potevano vincere da questa gara. Il resto conta veramente poco...
Parlando appunto del resto, voglio comunque precisare che i gradini del podio li abbiamo occupati tutti, e con quasi tutti i ragazzi; ma ne parliamo domani.
Un grande BRAVO a Pietro, Alessio, Francesco, Giovanni & Giovanni, Cristian, Chicco, Omar, Arianna e Maria.
Buonanotte!

domenica 25 novembre 2018

Christmas Cup 2018

Quest'anno la classica natalizia è più vicina del solito, trasferta abbordabile.
Le iscrizioni sono possibili ancora lunedì, per gli ultimi indecisi. In palestra troverete il foglio di adesione, vi aspetto.



giovedì 1 novembre 2018

Immagini dal Memorial

Alcune delle immagini di domenica scorsa, grazie ai nostri bravissimi fotografi. Il set completo è disponibile a richiesta, contattate direttamente loro.
Da questi pochi e selezionati scatti si vedono l'impegno e la bravura dei nostri ragazzi, ma anche la bella atmosfera che regnava sul campo di gara e sugli spalti. Voglio subito dire che la gara è stata organizzata benissimo. I partecipanti avevano una sala prove tutta per loro, sui tatami di gara salivano solo le categorie chiamate, famiglie e tifosi stavano comodamente e ordinatamente seduti sugli spalti a godersi lo spettacolo; e questo ha giovato al clima del torneo, che era animato ma sereno, così come dovrebbe sempre essere. Merito degli organizzatori in tutto e per tutto.

E ora spazio alla fotocronaca (cliccare sulle immagini per ingrandirle):

Colpo d'occhio sul palazzetto: festa dello sport e dei ragazzi.


Grande successo di pubblico per Pietro, spettacolo in miniatura.

La grinta di Francesco

La compostezza di Giovanni

La calma risoluta di Cristian

La concentrazione di Chicco, tutti gli occhi su di lui.

La tecnica di Leo.

La squadra Ken Sho al via

La squadra Ken Sho in azione

La squadra Ken Sho al timeout tecnico

Francesco (bianco) difende con precisione e ottimi riflessi sull'attacco di pugno.

Giovanni (bianco) pronto a balzare sulla preda. Bella scelta di tempo e del bersaglio, e ottima gara.

Cristian, botte da orbi. Ovvero: qualche contatto a volte scappa, ma le protezioni servono proprio per questa eventualità.

Preso in pieno! Chicco (bianco) stoppa il suo avversario con un bellissimo gyaku tsuki.


Preso in pieno! E due. Affondo perfetto appena l'avversario alza la gamba e guantino stampato sul corpetto.

Leo all'attacco. Grandi e forti che fossero, oggi i nostri non hanno avuto timore di nessuno, bravi!

E chiudiamo con i titoli di coda, ovvero la carrellata delle premiazioni. Tre primi posti e quattro terzi su sei partecipanti mi sembra più che dignitoso come test(!) Il risultato in questi casi ha valore molto relativo, ma le belle prove disputate sono un segnale che la base c'è. La crescita ci sarà inevitabilmente, quindi non resta che allenarsi, divertirsi e aspettare...