Questa è la notizia, anzi il comunicato stampa:
http://www.fesik.org/newspost/messaggio-del-presidente-del-29-07-2013/
E fin qui credo che dica poco a quasi tutti voi, in particolare a chi verrà allo stage di Gaeta. Allora mi permetto di integrarla con due righe due sul maestro in questione, per capire che tombola è stata estratta per noi quest'anno.
Giapponese doc ma fino a un certo punto, classe 1947, parigino d'adozione dal 1971, laureato in sociologia, di formazione marziale a base di sumo, kendo e karate shotokan, il Maestro Kenji Tokitsu è probabilmente il maggior esperto mondiale di karate, almeno per quanto riguarda la produzione scritta.
Suo uno dei pochissimi veri testi di storia (non di leggende) del karate, forse l'unico degno di questo nome: "
Storia del karate", appunto. Un testo che chi non ha letto non può dire di conoscere veramente la materia, e permettetemi la sintassi zoppicante.
Aggiungiamo altri libri come "
Lo Zen e la via del karate", "
Kata - Forma, tecnica e divenire nella cultura giapponese", "
L'arte del combattere", "
Shaolin Mon, verso l'arte marziale del futuro"; tutti libri esauritissimi e introvabili, ma che
io fortunatamente possiedo (e che non mancherò di farmi autografare).
Tra l'altro, l'ultimo titolo suggerisce che la sua ricerca non è solo da studioso, ma soprattutto da praticante. Infatti dal karate ortodosso è passato a fondare uno stile, poi una vera e propria arte marziale, per trascendere infine ogni categoria: Shaolin Mon, Jisei Budo, Tokitsu Ryu; questi i nomi che si sono succeduti per la sua personale scuola.
Giusto per farsi un'idea, ecco la sua personale versione del kata Jion nel 1989, da NON fare in gara... l'avreste riconosciuto?
E qui un esempio di applicazione di una delle prime tecniche del kata (bellissimi, i caschetti):
Mentre qui siamo alle evoluzioni ultime e più recenti:
Vi informo che passati i 50 (e non manca molto) diventerò anch'io così in palestra, e quindi questo stage cade giusto a pennello... speriamo non sia solo un proclama di calciomercato estivo, perché dire che sono curioso è dire poco.
Poi di ciò che fa e che propone si può pensare tutto e il contrario di tutto, a seconda dei gusti e della mentalità; ma non si può proprio dire che sarà il "solito" stage.
E se queste poche righe non vi sono bastate, sciroppatevi questo bello e bello lungo articolo sul M. Tokitsu:
La ricerca dell’arte marziale fra tradizione e innovazione
