Allora, cerchiamo di riepilogare.
Si sono da poco conclusi i campionati Fesik a Torino, ritrovo annuale delle palestre piemontesi del nostro circuito: le fonti ufficiali danno presenti 24 società e 455 iscrizioni individuali (tra kata e kumite, quindi fra i 3 e i 400 atleti effettivi, penso). I nostri risultati? Eccoli.
- Due pullman pieni: mai una trasferta così partecipata in quasi vent'anni di gare. Siamo diventati un punto di riferimento a livello provinciale, e anche da Mergozzo e da Gozzano abbiamo aggregato amici di altre palestre per viaggiare insieme.
- Trentatre ragazzi e quindici squadre partecipanti: mai così tante iscrizioni a una singola gara, e questo nonostante l'influenza dell'antivigilia che ci ha flagellato creando non pochi problemi per schierare le formazioni. Ciononostante, praticamente tutti i ragazzi hanno partecipato anche alla prova a squadre, con spirito di gruppo e sprezzo del pericolo (...di sbagliare, viste le condizioni di emergenza, ma tutto è andato bene).
- Ben sei coach schierati a disposizione dei bimbi: vale a dire, tutto il gruppo "agonistico", che invece di riposare e caricarsi per la gara del pomeriggio, ha aiutato a gestire la gara dei più piccoli in mezzo alla calca generale. Eroici e inesauribili.
- Tre mascotte (cagnolino vero con cravatta, panda in peluche e maialino di gomma in karategi), due striscioni e cento bandierine esposte: uno spettacolo inedito in qualsiasi gara di karate a cui abbia mai assistito in carriera. Il colpo d'occhio della gradinata dal campo di gara era straordinario, e penso che se ne ricorderanno tutti, soprattutto dalle altre palestre.
- Gli allievi (genitori compresi) che superano il maestro: la pensata delle settanta maschere col faccione del sottoscritto è stata tanto geniale quanto demenziale. E del picnic sugli spalti non parlo nemmeno, perchè per noi è routine. Tra tutti, ormai siamo una fucina di idee una più strampalata dell'altra, fin troppe per una gara sola ma viva l'abbondanza!
- Novanta prove di gara affrontate tra tutti, e nemmeno una lacrima: forse il risultato più prestigioso. Niente affanni, niente stress se non quello del sano agonismo, tanti sorrisi, il piacere di misurarsi e la soddisfazione di battersi bene indipendentemente dal risultato. Ho visto i ragazzi divertirsi e impegnarsi a tutta durante la prova, salutarsi con ammirazione e rispetto alla fine, scambiandosi i complimenti sia che si vinca sia che si perda. Alle prossime gare, si risaluteranno come vecchi amici, è sempre stato così ed è la parte più bella di questo sport.
- Premi per tutti: non è un modo di dire, non so quanto sia lunga la fila di coppe e di medaglie che i ragazzi hanno incamerato. So che è il premio al loro entusiasmo e alla loro bravura, e questo mi basta. Parlare di campioni regionali, vice-campioni e vice-vice-campioni non aggiunge nulla al discorso, e chi era presente alla gara penso lo abbia capito. I dettagli e i complimenti individuali arriveranno assieme alle fotografie, prossimamente su questo blog.
La Coppa per società che abbiamo vinto come secondo posto complessivo della manifestazione (la vincitrice - noblesse oblige - è l'irraggiungibile Nenryu Verbania) non è un ulteriore o più prestigioso risultato, ma semplicemente la somma e il riassunto di tutti i precedenti. A Torino abbiamo portato non solo una squadra, ma un modo ben preciso e riconoscibile di affrontare il nostro sport, la nostra "disciplina" se volete, e le sue competizioni. In altre parole, ci siamo fatti riconoscere, come al solito! Come si dice, l'importante è lasciare il segno.
Bravissimi tutti, e a presto per le immagini e i video.
L
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martedì 12 febbraio 2013
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ok il segno e' lasciato per il 2013....ma vedrai per il prossimo anno cosa abbiamo in mente...... quella delle maschere era l'assaggio del CENONE del 2014.......tremate....anzi..TREMA hahhahaha!!
RispondiEliminaQuesti ultimi mesi mi stanno temprando più di mille battaglie, per cui sono pronto a tutto! Vi aspetto a piè fermo. L
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