A settembre ricominciano le scuole e le attività
sportive, e non c’è palestra di arti marziali che non pubblichi o citi sul suo
sito qualche bell’articolo sul perché fare queste discipline “è meglio”. Non
vorrei essere da meno, ma non riesco mai a trovare o a scrivere un discorso che
mi convince, e così rinuncio ogni anno a fare bella figura.
Eppure di materiali pronti per l’uso ce ne sono parecchi,
come questo, scelto quasi a caso:
Condivido praticamente tutto quello che la giornalista
dice delle arti marziali, ma allora perché non mi convince?
Non mi convince perché leggendoli con calma mi accorgo
che questi tipi di discorsi “giocano sporco”; cioè fanno una pubblicità
comparativa in cui mettono a confronto non i rispettivi pregi e i rispettivi
difetti, ma i pregi nostri con i difetti degli altri. Allora è
ovvio che la bella figura la facciamo sempre noi.
E siccome i vecchi maestri recitavano che “il Karate è
Via di sincerità”, preferisco non unirmi a questo coro.
Ma vediamo se riesco a spiegare meglio quello che voglio
dire, anche rischiando di essere noioso. Copio di seguito e commento insieme a
voi i quattro argomenti chiave dell’articolo:
1) Le arti marziali aiutano il corpo a
svilupparsi in maniera equilibrata, non sollecitano troppo la schiena ma la
rendono flessibile, rinforzano la muscolatura e le articolazioni. Il corpo si
muove in maniera armonica, non stressando solo una parte specifica come avviene
in molti altri sport.
Tutti
gli sport fatti bene hanno o devono avere come primo obiettivo lo sviluppo
armonico del fisico e della motricità dei bambini, indipendentemente da quella
che sarà la specializzazione agonistica. Allo stesso modo, molti corsi di arti
marziali fatti male possono essere estremamente poveri da questo punto di
vista.
2) Per eccellere in queste discipline infatti
occorre molto rigore, molta autodisciplina. Insegnano a
prendere decisioni veloci (per parare i colpi) ma considerando le conseguenze
Salvo
eccezioni, per eccellere in qualsiasi disciplina occorre rigore e
autodisciplina, e non ci sono quasi mai scorciatoie “lecite”. Così come non c’è
sport in cui non venga richiesto di prendere decisioni veloci (esclusi
pochissimi, come ad esempio gli scacchi e – forse – gli sport tipo bocce, golf,
biliardo etc.).
3) Mentre in molti sport
esiste una vera e propria competizione in cui si deve dimostrare di essere
migliori, in un allenamento di Judo o Karate non c’è per forza da vincere, ma
da migliorare una tecnica
In
ogni sport fatto bene al bambino va insegnata prima di tutto una buona tecnica,
mettendo in secondo piano la competizione e il suo risultato. Viceversa, in
alcune gare di arti marziali per bambini può capitare di vedere atteggiamenti
agonistici esagerati e a volte antisportivi, alzi la mano chi non ne ha mai
visto uno…
4) Insomma oltre al fattore
fisico che più o meno in ogni attività sportiva viene valorizzato, nelle arti
marziali vi è una componente psicologica ed emotiva non
trascurabile
Ormai
fa parte dell’ABC di ogni allenatore/educatore sportivo il concetto che la
componente psicologica ed emotiva è fondamentale, anzi è IL requisito
necessario perché l’insegnamento si realizzi. Un corso di arti marziali fatto
male può avere al contrario conseguenze addirittura negative sulla psicologia
dell’allievo.
La conclusione a cui voglio
arrivare è: le arti marziali e gli altri sport fatti bene hanno più o meno gli
stessi pregi per i vostri bambini, esattamente come le arti marziali e gli
altri sport fatti male hanno gli stessi difetti. Quello che direttamente o
indirettamente vediamo accadere sui campi di gara, nelle palestre e – ahimè – a
volte anche negli spogliatoi, ci dimostra che il buono e il cattivo sono
equamente distribuiti.
Quindi, come quasi sempre
accade, la differenza non la fanno le etichette, ma le persone. La disciplina
migliore è quella che offre l’attività, le persone, l’ambiente migliore e più
adatto alle nostre esigenze.
Perciò, se dovessimo trovare
un motivo per vendere la nostra, dovremmo "metterci la faccia" e dire:
Portate i vostri ragazzi a fare Karate, perché…
…perché a Karate ci siamo noi!
E vai che alla fine abbiamo
trovato lo slogan!