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mercoledì 6 febbraio 2019

R.I.P.

Un trafiletto nella cronaca locale del giornale di stamani; una notizia in mezzo alle tante, QUESTA;
 forse pochi l'hanno notata, ma io sì, eccome.
Con Roberto avevamo diviso gli allenamenti alla "storica" Nenryu Verbania per diversi anni, una vita fa. Avendo ahimè una manciata di anni più di lui, me lo ricordo fin da ragazzino (si fa per dire, era già il doppio di me).
Vederlo combattere era uno spettacolo: mi è rimasto impresso come un ragazzo entusiasta, un atleta straordinario e uno dei più grandi talenti che abbia mai visto calcare i tatami, non solo in Italia. Per non so quale motivo, il suo valore non si è imposto come avrebbe meritato, anche se è arrivato all'élite del karate nazionale, il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle:


L'avevo ancora incontrato per caso pochi mesi fa: anche se aveva smesso l'attività e il tempo era passato anche per lui, la fiamma del karate era ancora ben viva, visto come e quanto ne abbiamo parlato. Nell'immagine sul giornale di oggi sembra molto diverso; ma per me rimane quello della fotografia qui sopra, campione tra i campioni.
R.I.P.

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