I tifosi Ken Sho sulla curva sud. Manca solo il fotografo Gianni, che da quella distanza non riusciva proprio a fare un selfie.
Qui gli atleti Ken Sho prima della gara, in un intenso scatto da cui traspare tutta la loro feroce determinazione agonistica. E i risultati si sono visti!
Manca Chicco, ma ne facciamo indigestione qui sotto.
Neanche il tempo di iniziare, e Chicco vince la prova di kata per distacco. Col primo kata è ormai quasi perfetto, perciò le prossime volte è ora di passare agli altri.
Il giorno dopo nel Kumite cambiano gli avversari ma non la musica: trova l'avversario più ostico nelle eliminatorie, ma nei turni finali domina senza problemi, e coglie la doppietta che non gli era riuscita lo scorso anno. Servono commenti?
Dove ha temuto di più è stato per questa foto: aveva letteralmente il terrore che il suo maestro lo facesse cascare di sotto!
Elena la guerriera: finalmente ha trovato un po' di avversarie e alla sua prima gara nazionale salta subito sul podio, bravissima!
Ilaria si è fatta onore sia nel kata, che nel Kumite, dove ha macinato incontri su incontri. Due podi di Coppa Italia premiano le sue fatiche. Come sospettavo, le serve solo qualche sganassone per tirar fuori la grinta che custodisce gelosamente nascosta. Mi aspetto grandi cose in futuro, Ila!
Samuele sul podio di kata. Tosto il primo classificato, ma l'argento era vicinissimo. Gradino più, gradino meno, nulla toglie alla sua bravura.
Ed eccolo sul podio Kumite. Qui siamo tra gli agonisti ormai: cinture nere 12-14 anni. E vorrei far notare che è l'unico ad essere presente sui podi di entrambe le specialità, non so se mi sono spiegato...
Il podio del Kumite a squadre. Davvero siamo andati vicinissimi al colpaccio stavolta. Ma una cosa la devo dire.
A questi campionati erano presenti oltre cento scuole da tutta Italia, e la gara a squadre è quella che meglio le rappresenta.
Il livello generale è sempre più alto, e si sono viste fare ai ragazzi cose da rimanere a bocca aperta!
Bene, in tutto questo noi siamo stati nel gruppo dei migliori, senza timori reverenziali o gap nei confronti di nessuno; e ciò per il secondo anno consecutivo.
Visto come ci alleniamo, con quale serenità, con impegno ma senza patemi né pressioni, direi che più di così non si può desiderare, sono veramente contento!
Ciò non toglie che l'anno prossimo proveremo a guadagnare ancora uno o due gradini, eh!
Chiudiamo con la festa assieme agli altri compagni, augurandoci che l'anno prossimo possano far parte della squadra che verrà a Montecatini. O a Rimini, come pare probabile... dove sarà sarà, sarà comunque un successo.
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