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martedì 30 maggio 2017
FdP 2017 da record
Che quella del 2017 sia stata una Festa di Primavera da record è pacifico: adesso ve li elenco.
Record di caldo: mai una temperatura tanto rovente all'interno del Palavirgilio di Stresa. Del resto mai la gara era stata organizzata così in là nella stagione: per un pelo non è diventata la Festa d'Estate, ma il calendario federale quest'anno non ci ha lasciato alternative. Bè, considerato che l'anno scorso ce la siamo fatta sotto il diluvio universale, diciamo che abbiamo compensato. Se non altro ci siamo goduti la pausa pranzo nel parco, oltre che il torneo.
Record di partecipanti: mai così tanti in sei edizioni: sessantatré ragazzi sotto i 13 anni e provenienti da tutte le palestre FESIK del VCO. Possiamo ormai definire la nostra garetta come un mini campionato provinciale. Comunque ormai il meccanismo è collaudato, e anche grazie ai tecnici delle società coinvolte, dei giudici di tavolo e dei coach del nostro grande staff Ken Sho, abbiamo gestito tutto con un'efficienza svizzera applicata a un'improvvisazione italiana. Bravi davvero tutti quanti.
Record di buffet: l'affluenza elevata non ha fatto vacillare di un millimetro le eroiche, formidabili volontarie Ken Sho, che hanno soddisfatto tutto il pubblico mangiante. Ormai il tavolo occupa quasi un intero lato della palestra, grazie anche al contributo di alcuni dei nostri ospiti, che ringrazio. Il successo del rinfresco è dimostrato dal fatto che che stavolta non è avanzato praticamente nulla. Peccato, gli altri anni ci mangiavo una settimana, con gli avanzi.
Record di divertimento: in trentacinque anni, mai ho trovato un coinvolgimento tanto spinto dei partecipanti in una gara di karate, arte marziale austera e silenziosa (tranne per i kiai degli atleti). Quando nel pomeriggio si è svolta la prova di lotta, le urla di incitamento dei ragazzi si saranno sentite fino al lungolago: l'idea portata dal nostro Allenatore "Obi" Alessandro ha avuto un successo strepitoso. Ma in generale, tutto quanto il torneo si è svolto tra i sorrisi di tutti: concorrenti, giudici, giurie, pubblico. Ognuno di voi guardi le fotografie che ha scattato e ditemi se non ho ragione.
La cronaca è secondaria, ma potrebbe essere uguale a quella dell'anno passato. Le sei squadre miste, formate per l'occasione tra i ragazzi delle diverse società, si sono sfidate su tre tatami in cinque diverse prove, con meccanismo "all'italiana": cioè nessuno è stato eliminato, e tutti hanno potuto gareggiare per tutta la giornata.
Le prove sono state quanto mai varie: assieme agli ormai classici circuiti di abilità e al combattimento con le palline, abbiamo avuto il "kumipè" (combattimento con i soli piedi), il kumitennis (combattimento separati da un nastro) e la già incensata prova di lotta. E potremmo variarle continuamente per altre cento edizioni: gli esercizi e i giochi attraverso cui insegnare ai ragazzi sono innumerevoli, gli automatismi da gara "standard" diventano inutili, i pronostici sono sempre aperti e la gara diventa quello che deve essere: un episodio lungo un percorso di crescita, divertendosi.
La classifica finale ha visto prevalere di poco la squadra verde, formata per metà dai nostri Matteo, Giacomo junior, Giacomo Senior, Cristian, Chicco e Arianna+Arianna, accompagnati da Emilio, Mirko e Tommaso+Tommaso della Bushido Cannobio. Complimenti e onore delle armi anche a tutti gli altri, però, che si sono contesi il trofeo fino alla fine.
Anche quest'anno è stato assegnato il coppone "Best in show" a chi ha fatto meglio in tutte le sue prove personali. A riprova di quanto ho detto sopra, se lo sono conteso tre cinture bianche, che hanno dominato i loro abbinamenti, ma si sono ritrovati alla pari come punteggio.
Qui è scattato il diabolico spareggione chiamato "kumitre", combattimento simultaneo a tre, tutti contro tutti! L'ha spuntata anche stavolta l'insaziabile Chicco a spese delle due rivelazioni, il nostro giovanissimo Greg e la matricola Marta, della Sakura Mergozzo.
Non vorrei dire, ma il nostro Best in Show rischia di diventare un riconoscimento prestigiosissimo, e auspicio di luminosa carriera. In tre edizioni da che esiste è stato vinto dal verbanese Christian Boni, oggi uno dei migliori cadetti della Fesik, e dallo stresiano Samuele Falciola, che lo sta tallonando nella categoria ragazzi. Chicco è avvisato...
Facezie a parte, penso che questa nostra garetta sia a suo modo un gioiellino nel panorama del nostro karate locale. L'impegno per organizzarla è stato notevole da parte di tutti, ma il risultato ci ha ripagato con gli interessi. Grazie ancora a tutti voi, insegnanti e genitori, per aver creato questo bel ricordo per i vostri (e in piccola parte "nostri") ragazzi.
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