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domenica 1 giugno 2014

L'importante è partecipare


Raramente segnalo libri, video o film, ma faccio un'eccezione per quella che, con una piccola forzatura, considero come una "storia di sport" indimenticabile e - di più - da non dimenticare. Lascio poi a ciascuno le riflessioni sulle sue moltissime altre chiavi di lettura.
Segnalo questo libro, di cui riporto più in basso la copertina, anche perché la sua trama, benché sviluppata in forma di romanzo, è completamente vera. E perché la protagonista che vedete in foto, Samia, classe 1991, è coetanea dei nostri ragazzi più grandi, e la sua vicenda personale si svolge negli stessi anni raccontati nel nostro blog.
Durante la nostra pausa estiva 2008 partecipa, diciassettenne, alle Olimpiadi di Pechino per una Somalia dilaniata dalla guerra civile, conquistando gli applausi di tutto lo stadio e una temporanea notorietà per questa sua sfortunata ma orgogliosa prestazione:
https://www.youtube.com/watch?v=4E1O_2BOt1c
« Noi sappiamo che siamo diverse dalle altre atlete. Ma non vogliamo dimostrarlo. Facciamo del nostro meglio per sembrare come loro. Sappiamo di essere ben lontane da quelle che gareggiano qui, lo capiamo benissimo. Ma più di ogni altra cosa vorremmo dimostrare la nostra dignità e quella del nostro Paese », questo il suo commento.
Nel 2009 e 2010, mentre noi ci divertiamo sui tatami di mezza Italia e oltre, e mentre i nostri runners sono al massimo della loro attività, lei - che insegue il sogno di vincere le Olimpiadi di Londra 2012 - si allena clandestinamente, di notte, da sola, in un campetto di Mogadiscio, per eludere l'obbligo del burqa imposto alle donne dagli integralisti; finchè - ad inizio 2011 - cerca inutilmente miglior sorte e un vero allenatore in Etiopia. Quindi, la decisione di cercarli in Europa.
Tra luglio e dicembre 2011, a vent'anni, effettua come "migrante clandestina" la traversata dell'intero deserto africano: cinque mesi in condizioni che nemmeno leggendo il libro si possono immaginare, sostenuta solo dal suo incrollabile sogno. A fine marzo 2012, mentre noi siamo impegnati nella bella trasferta "gara+picnic" di Casale Monferrato, si imbarca finalmente su una "carretta del mare", da Tripoli verso l'Italia. Il racconto termina al 2 aprile 2012, stessa data di questo post e inizio di una delle nostre più belle stagioni.


So che è praticamente impossibile, ma se qualcuno entrasse subito in una libreria, si comprasse questo libro e lo leggesse, senza sapere o cercare prima su Internet come è andata a finire la storia di Samia, forse proverebbe la stessa emozione che mi ha spinto a pubblicare queste righe; in onore di una vera guerriera e grande, grandissima campionessa.

Link: La storia di Samia raccontata in TV da Carlo Lucarelli.

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