La quale Daniela, non contenta del corso intensivo appena svolto, si è sparata assieme a noi pure gli allenamenti degli ultimi due giorni, sostenendosi a banane e bustine di Polase: questo è carattere.
Comunque lo stage meritava, dal momento che ha raccolto il meglio dei docenti che la Fesik può oggi mettere in campo. I maestri Ciro Varone, Lido Lombardi, Salvatore Nicosia, Sauro Somigli, Paolo Bolaffio, hanno proposto ciascuno la propria personale visione del karate "a tutto tondo", cioè al di là degli aspetti strettamente sportivi. È stato interessantissimo vedere come ognuno estragga dai kata (o proietti nei kata??) i risultati della propria personale ricerca. Allo stesso tempo, è quasi spiazzante rendersi conto di quanto c'è sempre da imparare nella nostra disciplina, e di come non bastino tre o quattro vite per approfondire tutto... alla fine bisogna scegliere, come in ogni altra cosa.
Tornando alla cronaca: tra tanta abbondanza di cose da fare il tempo è volato, ma siamo riusciti brillantemente a far fronte a tutto grazie alla nostra perfetta organizzazione. Quest'anno, in accordo con la nostra consolidata filosofia low cost, abbiamo rinunciato al prestigioso hotel sulla spiaggia e ci siamo strategicamente piazzati in un appartamento alle immediate spalle della palestra. Era un rischio, ma Lorenzo, Alessandro e Ivano sono stati all'altezza della situazione, cosicché siamo riusciti a non morire di fame, a non perderci le chiavi, a lasciare l'appartamento in perfette condizioni (almeno credo), e perfino a non farci denunciare dai vicini per schiamazzi notturni. Esperienza da ripetere, insomma.
L'unico rammarico è stato il mancato incontro della domenica con il Maestro Tokitsu (per colpa nostra: lui c'era), che sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma in effetti i tempi dell'allenamento non sarebbero stati compatibili con quelli di un nostro ritorno in tempi ragionevoli. La danza dell'energia aspetterà il prossimo stage, i ragazzi non vedono l'ora!
Manca il fotoreportage, ma è difficile farlo quando non si ha il fotografo. Inoltre non possiamo assolutamente rivelare i durissimi allenamenti e le micidiali tecniche marziali che abbiamo appreso, per cui ci limitiamo a qualche momento conviviale e a una performance tecnico-atletica che si commenta da sola... buona visione (si fa per dire).
Il Ken Sho al suo meglio... ...in pizzeria.
Quando questi due saranno rispettabili professionisti e padri di famiglia, saranno ricattabili in eterno grazie al qui presente video (e ad altri due-tre che non diffondo).
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