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martedì 27 aprile 2010

Tutti i risultati di Arezzo 2010

Questa volta facciamo presto: solo quattro atlete sono state della partita, ma nessuna è tornata a casa a mani vuote.
La gara si è disputata sabato 24 (kata) e domentica 25 (kumite): 1100 ragazzi dai 6 ai 14 anni, in rappresentanza di 91 società, hanno onorato questa edizione dei Campionati FESIK a loro riservati. Ottima partecipazione, buona organizzazione, spettacolare come al solito la cerimonia di apertura con il gruppo degli sbandieratori - ma le prossime volte, per par condicio proporrei alla Federazione di invitare anche il gruppo delle Majorettes!
I risultati, dunque:
- Gloria Spanò (cinture blu 9-11 anni) ha trovato una delle categorie di più alto livello, ed è stata brava ad entrare nel gruppo delle migliori; medaglia di bronzo in Coppa Italia e settimo posto assoluto per lei;
- Briana Disisto (cinture marroni-nere 9-11 anni), marrone da pochissimo, ha esordito bene nella categoria superiore; ha dimostrato che sta decisamente migliorando, e che l'impegno paga: questa volta ha pagato la medaglia del quarto posto;
- Sharon Paietta, nella stessa categoria, è salita per l'ennesima volta sul podio, portando a casa la medaglia di bronzo. L'indomani, nella gara di kumite, è andata un po' meno bene e la zona medaglia questa volta resta lontana; ma - checchè ne dica il calendario - non è sempre domenica... almeno questa volta non ha gareggiato da sola;
- Marta Bertola (cinture marroni 12-14 anni) è stata encomiabile come al solito. Nel kata ha sfoderato una finale da podio, ma il basso punteggio della semifinale non le ha consentito di andare oltre la medaglia d'argento in Coppa Italia e sesto posto assoluto. Stesso risultato nel kumite, dove ha perso per un soffio la possibilità di giocarsi il Campionato Italiano; ha raggiunto comunque la finale e l'argento in Coppa Italia. Relativa, ma sempre doppietta è.

In conclusione, per fare un commento quasi serio, possiamo dire che le nostre "atlete" sono state brave, concentrate e (visti i distacchi contenuti) hanno dimostrato di potersi giocare la gara alla pari con tutte: con tutte le normalissime ragazze che - come loro - si allenano un paio di ore a settimana, conciliando karate, studio e altri impegni extrascolastici. Resta per ora fuori portata chi ha occupato i gradini più alti del podio, e che visibilmente lavora in maniera un poco più "intensiva" e mirata. Ma anche in questo caso, per ora non c'è niente da recriminare.
Anzi, no: qualcosa da recriminare ci sarebbe. Nello specifico, la sequela di accidenti e di infortuni che quest'anno ci affligge, e che ha impedito alla nostra Silvia Ottinetti di partecipare alla trasferta per la prima volta in cinque anni. Ma niente paura: ho già ordinato la nuova fornitura di amuleti, e l'anno prossimo nulla ci fermerà!

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