Ed ecco a voi, a beneficio di chi c'era e di chi non c'era, il bellissimo tema-reportage di Alice sulla trasferta di Jesolo. Brava, complimenti! Certo, non l'ha raccontata proprio tutta sulle sue (e degli altri) scorribande ;), ma non tutto si può mettere in un tema... Del resto lo spazio commenti è aperto per aggiunte e pensieri vari.
Ri-brava,
Luca
Nella foto, l'Autrice del pezzo (a sin.) e la capitana Greta (a dx)
Da tanto tempo ansiosamente atteso, dopo un mese di preparazione fisica e psicologica, il grande momento era giunto vicino. I giorni 17,18,19 ottobre ho partecipato ai campionati mondiali di karate che si sono svolti a Iesolo, una città del Veneto. Per giungerci sono dovuta partire un giorno prima assieme ai miei genitori, il mio maestro di karate e altre sette ragazzi, miei amici, con le rispettive famiglie.
I miei genitori ed io abbiamo viaggiato in macchina con un'altra famiglia, cosi non abbiamo avuto modo di annoiarci.
Faceva molto caldo in macchina, ma fuori il clima non era dei migliori: una leggera foschia copriva l’orizzonte, il cielo era biancastro e la tensione non scompariva mai.
Ero molto preoccupata, ma durante il viaggio ho avuto modo di distrarmi guardando il paesaggio scorrere veloce dal finestrino, ascoltando musica e chiacchierando con gli altri ragazzi.
Dopo una breve sosta siamo arrivati a Iesolo, ma le quattro ore, ormai trascorse, aumentavano ad ogni chilometro perché invano cercavamo la strada giusta per giungere all’hotel. Abbiamo chiesto informazioni ad alcuni passanti e, finalmente, siamo giunti all’hotel San Marco. Non era molto lussuoso, nonostante avesse tre stelle, ma adeguato alle nostre necessità.
Stanchi del lungo viaggio abbiamo cenato abbondantemente e siamo andati a riposare per affrontare la gara. Pane e marmellata è stata la carica mattutina per iniziare bene la giornata; per scaldarci ci siamo recati camminando al palazzetto dello sport e, arrivati, mi sono trovata molto spaesata. C’erano tantissimi ragazzi di diversa nazionalità: russi, ucraini, spagnoli, brasiliani, africani, inglesi, cinesi, uzbechi, americani e persino alcuni provenienti dall’Azerbaigian.
Ero molto emozionata e tesa, speravo di avere più tempo per scaldarmi, ma la mia categoria è stata subito chiamata a partecipare alla competizione.
Ero di fronte a venti ragazze della mia stessa età, anche loro cintura arancione. Ho svolto bene la mia prova, ma non mi sono classificata, come il giorno seguente. Penso che, comunque, l’importante sia partecipare.
A conclusione dell’evento tutte le scuole hanno sfilato; è stato molto emozionante sentirsi partecipe di quell’avvenimento così importante: gli occhi di tutti erano puntati su di noi, il pubblico applaudiva e i fotografi scattavano incessantemente foto.
Questi due giorni sono stati occasione d’incontro tra ragazzi di diversa nazionalità, era come se fossimo stati un unico grande popolo che si è riunito grazie al karate.
Abbiamo assistito ad alcune dimostrazioni degli sbandieratori, al ritmo sostenuto dei tamburi, altri esercizi di karate, judo, aikido ed altri tipi di arti marziali. Sono rimasta sbalordita dall’esibizione di Denise Henke, la campionessa mondiale cintura nera, perché con estrema precisione ha svolto alcune mosse.
Nonostante fossi un po’ delusa dall’esito della mia gara, sono stata molto contenta di aver partecipato perché un’emozione così è stata unica e sarà irripetibile.
Mi sono divertita molto anche perché domenica, il giorno successivo, ho visitato Venezia, il mio sogno da molto tempo. La bella città, tra canali d’acqua, ponti e gondole, era proprio come me l’aspettavo.
E’ stato come fare un salto nel passato, in una dimensione diversa nella quale l’assenza di automobili e traffico dà un senso di tranquillità che la differenzia dalle altre città.
Ho potuto vedere molti ponti famosi, come quello di Rialto, le gondole, diversi monumenti e mi sono resa conto che l’unica via di comunicazione è l’acqua. Sono molto colpita da questa città e spero di ritornare per poter ammirare altre bellezze che non ho potuto vedere.
Tornata a casa, stremata ma contenta, sono andata a dormire ripensando al fantastico week-end trascorso.
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sabato 15 novembre 2008
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brava, brava!!!!! ma dovrai spiegarmi bene domani a lezione cosa intendevi con ,il caldo in macchina.... intendi dire che la mia aria condizionata non funziona? e poi .....tempo perso a cercare l'albergo??? vorresti dire che il mio satellitare non e' adeguato e non funziona a dovere? ed il fatto che mi sono innervosito come un cane cercando l'albergo non eì stato sufficiente?? domani parlo con tua mamma e ti faccio punire, poi parlo con la tua prof. e ti faccio mettere un bel 5.
RispondiEliminaciao piccola Ali, dai il tema e' bello complimenti!!.