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martedì 25 aprile 2017

Verbania 2017, parole e numeri


I numeri della sedicesima Coppa Città di Verbania sono come sempre considerevoli: oltre 400 iscritti in rappresentanza di una quarantina di società da svariate regioni d'Italia e dal Canton Ticino, anche se Piemonte e Lombardia hanno fatto la parte del leone. Il record delle iscrizioni dovrebbe essere nostro quasi sicuramente, ma non ho avuto modo di verificarlo. Di sicuro eravamo quelli che facevano più baccano (ma in senso buono).
Come dicevo, la giornata era bellissima, tanto che faceva più freddo nel palazzetto che fuori; ma l'atmosfera si è scaldata in fretta, ed è  diventata bollente all'inizio delle prove di kumite.
Il trofeo finale è meritatamente andato ai padroni di casa della Nenryu, e premia anche l'organizzazione di una manifestazione così imponente. Ma qualche medaglia del mucchietto ce la siamo portata a casa anche noi, che abbiamo onorato la gara come si deve.
Ed ora un saluto a tutti, in ordine di età e cintura.

I piccoli, dei quali purtroppo non abbiamo fotografie, per ora:
Leonardo, esordiente assoluto e in assoluto il più giovane (6 anni): forse era ancora presto per misurarsi con i più grandi e più esperti, ma si vede già che è bravo.
Vlady è alla seconda gara, ma è già andato meglio rispetto alla prima. Quando poi imparerà a concentrarsi, cominceremo a fare sul serio...
Alessio: non gli abbiamo ancora insegnato quasi nulla, ma si muove già come un combattente navigato, ed ha tenuto botta anche con le cinture superiori. Continua, continua così.
Francesco: è il capitano dei piccoli, veloce e agile. Se continua così diventerà senz'altro bravo.

I giovani, tutti alla seconda partecipazione. Complimenti speciali perché dallo scorso anno a questo sono cresciuti tantissimo, e non parlo di età o statura. Promossi tutti a pieni voti.
Peccato solo che non fossero previste le squadre femminili di Kumite. Speriamo che i prossimi anni ci siano, altrimenti toccherà mettere le inserzioni per cercare maschi e formare le squadre miste: ne servono due per ogni femmina, e considerato che le donne sono in leggera maggioranza sul pianeta, non sarà facile trovarli!
Giovanni: sta migliorando, sia nel kata che nel kumite. La concorrenza è dura, ma con calma e gesso si arriva dappertutto.

Federico: anche stavolta Chicco saluta, ringrazia e vince con un bellissimo kata, nella categoria fino agli 11 anni (e di anni ne ha solo nove!). Nel kumite ha vita meno facile, ma lotta sempre come un leoncino. Meglio di così per ora non si può.
Alexandra: la più giovane delle girls è anche la più esplosiva! Chissà che cosa combinerà quando riuscirà ad allenarsi regolarmente...
Elena: la guerriera. Forte e decisa, nel kumite a squadre si è ritrovata davanti nientemeno che una cintura nera. Se sei sopravvissuta a questo puoi fare tutto.
Sara: superconcentrata, entrando sul tatami ha uno sguardo che fa paura. Quando parte, ora, alle parole deve far seguire i fatti, e ce la può fare benissimo.
Maria: dice che le viene meglio il kumite che il kata, ma non è vero. Se lavora nel modo giusto può diventare bravissima in tutti e due.
Eleonora: calma ed eleganza, è la combattente Yin della famiglia, per chi si diletta di filosofia cinese applicata alle arti marziali.
Arianna: grinta ed esuberanza, lei invece è l'elemento Yang. Insieme farebbero il karateka perfetto... comunque possono sempre imparare l'una dall'altra. Bravissime entrambe, in ogni caso.
Matilde: genio e sregolatezza, è stata comunque tra le migliori in tutte le categorie che ha affrontato. Memo: troviamole un paio di occhiali da piscina da indossare nel Kumite, così prenderà meglio la mira per i suoi formidabili calci.
Leonardo: un altro che migliora a vista d'occhio sia in kata che in kumite. Bravo, la strada è ancora lunga ma è quella giusta!


I grandi: qui nelle gare si cominciano a trovare davvero dei clienti difficili. Per giocarsela alla pari servono le famose "quattro C": Coraggio, Convinzione, Costanza, (...omissis...).
Ilaria: per pochi giorni si è ritrovata sola soletta nella categoria di età superiore rispetto alle compagne. Ha vissuto la cosa giusto con un filo impercettibile di apprensione, ma da matricola si è fatta davvero molto onore. Nel Kumite deve migliorare nelle prime due C, ma stiamo in palestra apposta.

Nicolò: a lui è andata ancora peggio. Per pochissimo ha fatto il doppio passaggio, di età e di cintura. Adesso tocca cominciare a fare sul serio, ma il carattere per farlo c'è tutto.
Giacomopotrebbe fare meglio nella terza C, ma il tempo è sempre poco per fare tutto quello che si vorrebbe... comunque il talento c'è eccome, e soprattutto nel Kumite si è visto.
Alessandro: detto in rima, Ale ha un grosso potenziale. Per la categoria è ancora leggerino, ma ha tempo di irrobustirsi con una buona ginnastica o in alternativa spaccando legna per il prossimo inverno.
Omar: il più grintoso del terzetto di cinture marroni. Ora deve allenarsi con pazienza, anche tecnicamente, per crescere come si deve.

Samuele: la nostra Formula Uno, ha avuto vita (relativamente) facile nel kata, un po' meno nel Kumite. Ma qui il confronto, con più ragazzi possibile, è sempre la ricetta migliore per diventare bravi. Abbiamo imparato come e dove migliorare, si tratta solo di farlo. Serve poi un pizzico della quarta C, ma su quello........


I "vecchi" (si fa per dire, siamo ancora nella categoria cadetti). Da elogiare in blocco per come si allenano e quanto si impegnano. Da spronare vigorosamente verso le gare di Kumite. Forza, che l'anno prossimo siete Juniores!
Jacopo: come il fratellino, si è ritrovato sbalzato dalla categoria principianti a quella esperti. La sfida è difficile, ma con l'allenamento i passi avanti arrivano senz'altro.
Gianfranco: il più navigato della compagnia. Si fa sempre onore, e peccato che a volte trovi poca concorrenza. Di sicuro diventerà sempre più agguerrita, perciò regoliamoci di conseguenza.


Bisogna ringraziare anche Alessandro, che è venuto a gestire i ragazzi nell'unico giorno in cui può riposarsi dalle fatiche di studio e di lavoro. E ovviamente le famiglie, sempre numerose, stoiche e quadrate sugli spalti. E con ciò archiviamo l'ultima gara "regolare" dell'anno scolastico, per puntare a rotta di collo verso il finale di stagione: gli avvisi arriveranno a brevissimo.

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