Come l'anno passato, la gara è stata circoscritta alla specialità kumite (combattimento). La buona partecipazione ma senza eccessivo affollamento (circa 120 ragazzi da 13 società del Piemonte e della Lombardia) ha permesso a tutti di "fare esperienza" senza caricarsi di eccessivo stress e senza lunghi tempi di attesa: iniziata in perfetto orario alle nove con le squadre dei bambini, la gara è terminata alle 14,30 con le categorie dei seniores.
Sono contento di dire che, dei magnifici sette del Ken Sho iscritti alla Coppa, non ce n'è uno che non abbia favorevolmente impressionato: come i presenti hanno visto, tutti, e sottolineo tutti, hanno messo in mostra dei bei miglioramenti rispetto alle uscite precedenti. Molti incontri vinti, qualcuno perso, ma tutti giocati fino all'ultimo secondo.
Ecco in sintesi le imprese dei nostri Sette Samurai:
- Rossana Gambuli (cinture gialle 6-8 anni): quando fa le cose con ordine mette già in mostra delle belle tecniche; nella gara a squadre è riuscita a tenere testa anche ai maschietti, e a uno di loro è anche riuscita a rifilare un gran mawashi geri jodan (calcio circolare alto)... non male per la sua età.
- Samuele Falciola (cinture gialle 6-8 anni): veloce, deciso e grintosissimo; ha tutto il tempo per imparare a muoversi come si deve, gambe comprese. E poi è rimasto fino alla fine della manifestazione per vedere e imparare dai più grandi: buon segno!
- Nicolò Guglielmetti (cinture gialle 9-11 anni): si è scatenato, in due incontri disputati (uno vinto alla grande, uno perso di un soffio) avrà portato un centinaio di tecniche... quando imparerà a farne una o due, ma col giusto tempo, distanza, velocità, allora se ne vedranno delle belle.
- Luca Tressoldi (cinture marroni 12-14 anni): lo spirito del karate fatto persona. Non molla mai e mai si tira indietro; mette il massimo dell'impegno in quello che fa, e i miglioramenti si vedono. Continua così, che la strada è quella giusta.
- Briana Disisto (cinture marroni 12-14 anni): sta crescendo, in tutti i sensi, e ha mostrato di potersela giocare con tutte le sue avversarie, anche più grandi di lei che ha ancora undici anni...
- Sharon Paietta (cinture nere 12-14 anni): dimostra che è vera la teoria per cui i padroni assomigliano ai loro cani e viceversa. Come il suo bouledogue francese Bull, è un concentrato di determinazione e di coraggio, e non c'è mischia in cui si tiri indietro. E' l'unica che riesce a perdere tre a zero a trenta secondi dalla fine e poi a vincere quattro a tre (ma anche il contrario)! Come al solito, è stata tra le migliori in gara, ed è solo all'inizio.
- Alessandro Gandini (cinture nere cadetti): il nostro unico "vero" agonista ha chiuso in bellezza in una delle categorie più combattute del torneo. Lucido e tecnico, deve migliorare un po' nella gestione tattica della gara; cosa che gli sarebbe valsa l'oro invece dell'argento di oggi. Ma una cosa alla volta.
Qualcuno rimarrà un po' spiazzato a leggere solo ora, di corsa e senza ulteriori dettagli, delle due medaglie d'oro, tre d'argento e una di bronzo che hanno fruttato al KenSho il sesto posto per società (in una classifica vinta dai "cugini" della Nenryu Verbania davanti al Sansuikan Castelletto Ticino e al KenToZazen Limbiate). Diciamo che lo lascio come spunto di riflessione sulle cose più importanti e su quelle meno importanti della giornata... e scusate lo stile predicatorio-quaresimale.
Bravi a tutti, di nuovo. Continuiamo così: impariamo, divertiamoci, confrontiamoci e facciamo conoscenze/amicizia con gli altri. Con questo, la nostra missione di oggi è compiuta al cento per cento.
Anzi, no: manca di mettere le foto, ma si rimedia subito.
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