Tutto vero! Tutto documentato!
(Le foto saranno pubblicate quanto prima, non appena finito di ritoccarle)
E' fatta. Meglio non si poteva inaugurare la sezione cronaca/risultati del nostro blog. Per farla breve ma non troppo, è andata così:
- Ore sette. Sessantacinque persone, di cui 48 a bordo di un lussuoso bus gran turismo, lasciano le rive del Lago Maggiore alla volta di Brandizzo (TO), per partecipare al campionato piemontese FESIK categoria Ragazzi 6-14 anni. Le prime avvisaglie della giornata - il tempo splendido, la tabella di marcia rispettata al minuto, il maestro che per una volta non ha dimenticato nulla (documenti, striscioni, attrezzature per la gara) - fanno già presagire bene.
- Ore otto e trenta: come per l'appunto si diceva, giungiamo a Brandizzo con una puntualità senza precedenti. Il palazzetto "Don Antonio Albano" - che il cielo lo benedica - è perfetto. Impagabili le due sale separate per il riscaldamento degli atleti, che evitano ai bambini i consueti scontri all'arma bianca per difendere l'embusen del kata.
- Ore otto e quarantacinque: il maestro raduna tutti nella sala A, dà inizio al riscaldamento e alle prove. Divide i gruppi e i compiti, sulla base dell'infallibile piano di azione meticolosamente elaborato durante la settimana: ogni cosa è stata prevista e organizzata.
- Ore nove e trenta: terminati i preparativi, parte la sfilata iniziale sulle note dell'inno nazionale. Il nostro stendardo garrisce al sole del mattino; e qui, alla faccia della modestia, bisogna dirlo: è il più bello di tutti, e anche se issato sul manico del mocio vileda preso in prestito negli scantinati del palazzetto, fa ugualmente la sua bella figura. Complimenti all'artista nonchè I Dan Raoul Paietta che lo ha realizzato a tecnica mista collage-pittura-altorilievo. Si va ad incominciare: siamo pronti e tutto è sotto controllo.
- Ore nove e trentacinque: la gara (peraltro perfettamente organizzata e condotta dal Comitato Piemontese) è iniziata da cinque minuti, e tutti i piani sono irrimediabilmente saltati. Da qui in avanti, l'ordine cronologico del resoconto lascia il posto a un turbinio di annunci, chiamate, ricerca di atleti dispersi, di guantini spaiati, di "maestro, quando tocca a me?", e "devo andare a provare?", "si presenti sul tatami quattro..."; mani pietose portano bottigliette d'acqua subito perse e prontamente sostituite. Il maestro arranca tra i quadrati e la sala riscaldamento; eppure la gara procede. I ragazzi, dai più grandi ai più piccoli, miracolosamente si arrangiano, provano in autonomia, fanno gruppo, si aiutano e si sostengono durante le rispettive prove. Anche gli esordienti, cioè oltre la metà degli atleti, si lanciano nella mischia come se non avessero mai fatto altro. Tiene insieme il gruppo l'inedita e giovanissima coach Greta Spanò, classe 1993, che probabilmente stabilisce il nuovo record della pista per i chilometri macinati all'interno del palazzetto, al seguito dei compagni.
I risultati? Ho impiegato tutto il viaggio di ritorno per ricostruirli, chiedendo ai diretti interessati. Era praticamente impossibile seguire le evoluzioni dei nostri in contemporanea su quattro tatami. Comunque sono stati tanti, e il corposo elenco a seguire lo testimonia.
- Ore diciannove: com'è, come non è, la gara finisce. Sul parterre siamo stravolti, sugli spalti i genitori sono ormai in stato catatonico, ma ci resta la gioia e la forza per sollevare la coppa di terza società assoluta nel medagliere; tutto ciò grazie alle 35 medaglie (10 ori, 8 argenti, 17 bronzi) che realizzerò essere state vinte dai 28 ragazzi che hanno partecipato. Non male per il primo anno del Ken Sho Stresa in Piemonte.
- Ore diciannove e quindici: il pullman bordeggia nel fiume di macchine che dalla Val d'Aosta si riversano sulla Torino-Milano. Il programma della gita prevedeva musica e animazione, ma l'atmosfera è piuttosto da rianimazione: reggono solo i giovani dell'ultima fila, che stanno finendo di consolidare i rapporti diplomatici con le nuove iscritte della palestra. Per il resto, si ode il tranquillo russare di chi è soddisfatto e in pace con la propria coscienza.
- Ore ventuno: il pullman ormai vuoto si avvia verso l'autorimessa. Tutto è finito bene, se non si considera l'unghia acciaccata di Cristina (vedi sotto); tutti si sono divertiti, o almeno così spero; e, per quel che è la mia esperienza, tutti sono usciti dal palazzetto sicuramente più bravi e più uniti tra loro di quando vi erano entrati.
LE PAGELLE
Non è l'elenco delle medaglie: quello è ancora più in basso. In queste righe, oltre che del vil metallo, si parla delle soddisfazioni e dei premi per il comportamento complessivo tenuto in gara. Un minimo di iperbole c'è, ma se non ci teniamo su da soli...
- Premio "Gastone Paperone": a Cecilia Filippi e Giorgio Kowsar che, causa ritiro degli avversari, vincono il titolo nel kumite senza colpo ferire. Ragazzi, bravi comunque per l'impegno. E non demordete: non potranno nascondersi per sempre!
- Premio "Paolino Paperino": a Sharon Paietta e Ivano Bassani, che si sono beccati l'influenza il giorno prima della gara; sono comunque con noi in spirito. Menzione speciale a Cristina Zucchinetti, bloccata sulla strada del suo quarto titolo regionale da un infortunio al pollicione durante l'ultimo combattimento a squadre miste, dopo aver vinto l'oro nel kata individuale, kata a squadre, kumite femminile a squadre.
- Premio "Giovani Leoni": a Briana Disisto, la più giovane e la più grintosa della sua categoria (kata 9-11 cinture arancioni) che conquista un ottimo quinto posto; a Luca Tressoldi, che nel kumite ha tenuto testa anche alle cinture più alte; e all'infaticabile Alessandro Ragni, in ballo dalle dieci di mattina alle sei di sera, impegnato in cinque specialità da cui ha ricavato quattro medaglie; ma soprattutto è quello che ha sostenuto più combattimenti, senza arretrare di un passo. Bravo e prenditi una vacanza, adesso.
- Premio "Brave e Belle 2008": in blocco alle cinture bianche-gialle classe 1994, tutte a segno nel kumite: Alice Cajelli (3^), Eleonora Floriddia (3^), Manuela Scarpinato (2^), Alessia Paltani (campionessa regionale), Alice Baroni (campionessa per ben due volte, individuale e a squadre). Menzione speciale a Gaia Beretta che, non iscritta per malattia, si è comunque sobbarcata levataccia e trasferta per seguire le compagne. Visto l'esito, la Società ha deliberato di nominarla portafortuna ufficiale della squadra, con l'obbligo di presenziare a tutte le manifestazioni del prossimo quadriennio olimpico.
- Premio "Genio e sregolatezza" alle cinture nere, tanto bravi quanto casinisti (ma in senso buono, diciamo così...) nel palazzetto e sul pullman: l'inesauribile Raoul Paietta, recordman con 5 medaglie in 5 specialità; l'impavido Umberto Ragni e il fulmine di guerra Jacopo Spanò, con tre medaglie; il sornione Alessandro Gandini due, tra le quali il titolo regionale nel kata cinture nere, la più prestigiosa. Riserva: il "fratellino" cintura marrone Luca Gandini, in costante miglioramento.
- Premio "Best entry" per la performance alla loro prima gara: alle giovani cinture bianche Lucia Susanna ed Erica Gattoni (3^ a pari merito), che hanno finito di memorizzare il loro kata solo la sera prima; alle giovanissime cinture gialle-arancioni Gloria Spanò, Giulio Ferin, Alessio Tagini: un mese fa non volevano venire, ieri hanno vinto otto medaglie in tre, tra cui il titolo di kata a squadre, oggi hanno già chiesto quand'è la prossima.
- Premio "Rivelazione" nel kumite: alle cinture arancioni Edoardo Anelli, Lorenzo Fagan, Mykola Robulets (quest'ultimo in medaglia sia nell'individuale che a squadre), che sono venuti per fare esperienza e hanno combattuto alla grande. Menzione speciale a Marta Bertola, Cristina Zucchinetti, Silvia Ottinetti, che con le loro medaglie d'oro hanno vinto in via definitiva il premio "Già si sapeva" per il kata, dato che vanno sul podio in tutte le gare ormai da tre anni. Subdolamente indotte dal maestro a cimentarsi anche nel kumite, si sono imposte su tutte le avversarie all'esordio nella specialità: pare che ora si siano convertite al nuovo verbo.
- Premio "Diogene" per la pazienza: ai genitori e accompagnatori, perchè - come dice il saggio - "la gara logora chi non la fa".
- Premio "Figli alla patria": alla famiglia Tressoldi, la più numerosa sul pullman, che con sei-componenti-sei brucia sul filo di lana e dell'anagrafe le famiglie Spanò e Gandini (5 a nucleo). Rivincita tra nove mesi minimo.
- Premio "Quaresima 2008": all'autista del pullman, vecchio amico e compagno di palestra, che ha atteso per l'intera giornata saltando il pranzo, anchesì!
- E per finire, monumento a Greta Spanò. Al suo debutto come coach, a 15 anni non ancora compiuti, ha assistito e diretto gli atleti con il piglio della veterana, dando fondo alle sue notevoli e acclarate qualità atletiche per seguirli e inseguirli nei campi di gara, armata di corpetti, caschetti e generi di conforto. Comunichiamo pertanto che, in segno di riconoscenza, la Società ha commissionato per lei una pregevole scultura in granito bianco del Montorfano del peso di 35 tonnellate; può venire a ritirarla quando vuole.
LE MEDAGLIE
MEDAGLIA D'ORO
- Silvia Ottinetti (Kata 9-11 anni cinture arancioni)
- Cristina Zucchinetti (Kata 12-14 anni, cinture verdi)
- Alessandro Gandini (Kata 12-14 anni cinture nere)
- Alessia Paltani (Kumite femminile 12-14 anni, cinture bianche-gialle -45 kg)
- Alice Baroni (Kumite femminile 12-14 anni, cinture bianche-gialle +45 kg)
- Giorgio Kowsar (Kumite maschile 9-11 anni cinture bianche-gialle +45 kg)
- Cecilia Filippi (Kumite jiyu ippon +155 cm)
- Kata squadre miste 6-8 anni (Alessio Tagini, Giulio Ferin, Gloria Spanò)
- Kata squadre femminile 12-14 anni cinture gialle-arancioni-verdi (Cristina Zucchinetti, Marta Bertola, Silvia Ottinetti)
- Kumite squadre femminile 12-14 anni (Cristina Zucchinetti, Marta Bertola, Alice Baroni)
MEDAGLIA D'ARGENTO
- Gloria Spanò (Kata 6-8 anni cinture gialle)
- Marta Bertola (Kata 12-14 anni cinture verdi)
- Umberto Ragni (Kata 12-14 anni cinture nere)
- Manuela Scarpinato (Kumite femminile 12-14 anni, cinture bianche-gialle -45 kg)
- Mykola Robulets (Kumite maschile 12-14 anni cinture arancioni-verdi +50 kg)
- Kumite squadre femminili 9-11 anni (Silvia Ottinetti, Lucia Susanna, Erica Gattoni)
- Kumite squadre miste 9-11 anni (Alessandro Ragni, Edoardo Anelli, Silvia Ottinetti)
- Kumite squadre maschili 12-14 anni (Raoul Paietta, Umberto Ragni, Mykola Robulets)
MEDAGLIA DI BRONZO
- Lucia Susanna (Kata 9-11 anni, cinture bianche)
- Erica Gattoni (Kata 9-11 anni, cinture bianche)
- Alessio Tagini (Kata 6-8 anni, cinture arancioni)
- Raoul Paietta (Kata 12-14 anni, cinture nere)
- Eleonora Floriddia (Kumite femminile 12-14 anni, cinture bianche-gialle +45 kg)
- Alice Cajelli (Kumite femminile 12-14 anni, cinture bianche-gialle +45 kg)
- Gloria Spanò (Kumite femminile 6-8 anni cinture bianche-gialle-arancioni)
- Giulio Ferin (Kumite maschile 6-8 anni cinture bianche-gialle-arancioni)
- Alessio Tagini (Kumite maschile 6-8 anni cinture bianche-gialle-arancioni)
- Alessandro Ragni (Kumite maschile 9-11 anni cinture arancioni-verdi -45 kg)
- Jacopo Spanò (Kumite maschile 12-14 anni cinture blu-marroni-nere -50 kg)
- Umberto Ragni (Kumite maschile 12-14 anni cinture blu-marroni-nere -50 kg)
- Raoul Paietta (Kumite maschile 12-14 anni cinture blu-marroni-nere +50 kg)
- Kata squadre maschili 9-11 anni cinture gialle-arancioni-verdi (Alessandro Ragni, Edoardo Anelli, Lorenzo Fagan)
- Kata squadre maschili 12-14 anni cinture blu-marroni-nere (Raoul Paietta, Alessandro Gandini, Jacopo Spanò)
- Kumite squadre maschili 9-11 anni (Alessandro Ragni, Edoardo Anelli, Lorenzo Fagan)
- Kumite squadre miste 12-14 anni (Raoul Paietta, Jacopo Spanò, Marta Bertola)